“Austero. Vestito di un ruvido saio considerato sacro, il capo chino e l’austera postura durante la processione religiosa. I Batù, laici appartenenti all’omonima confraternita”.
Questo Barbaresco 2017 è etereo e dal fascino misterioso, affinato per almeno 26 mesi. Il colore è un rosso rubino con riflessi granata. Il bouquet è intenso, etereo e speziato. Aprendosi lascia scorgere prima la rosa secca, la ciliegia essiccata, e il lampone, in seguito note esplosive di cannella, chiodi di garofano, pimento e tabacco, e sul finale un soffio di vaniglia e cedro. Il sapore è asciutto, vigoroso, equilibrato: in due parole complesso ma delicato. I tannini sono ben integrati e morbidi.
Nel 2017 i vignaioli piemontesi hanno passato notti in bianco prima a causa delle gelate primaverili, e poi a causa di un’estate estremamente calda e arida. La siccità e la vendemmia precoce hanno determinato rese molto basse. Ma i risultati sono stati sorprendentemente eccezionali. I Barbaresco 2017 sono infatti ricchi, freschi e fruttati, succulenti e decisi, e manifestano in particolare note erbacee, di scorza d’arancia e di frutta rossa.
Tagliatelle ai funghi porcini, cacciagione, formaggi a pasta dura come il Grana Padano, formaggi piccanti, spezzatino, filetto al Barbaresco
Nebbiolo
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